Il più delle volte l’alitosi del cane è dovuta a infiammazioni delle gengive, associata a depositi di tartaro sui denti. Ecco come curarla e prevenirla
In questi mesi di vicinanza stretta col cane in casa, l’alitosi (alito maleodorante) può essere un problema e il più delle volte è provocata da infiammazione delle gengive e da depositi di tartaro sui denti. Contro tali condizioni, che degenerano spesso in piorrea (un’infezione per cui i denti marciscono, vacillano e cadono) a poco servono spray, dentifrici e altri prodotti per l’igiene orale del cane che spesso sono consigliati, se prima non si provvede a curare l’infezione e ad asportare il tartaro.
Curarla
Per questo occorre rivolgersi al veterinario che, in anestesia generale, elimina il tartaro mediante apparecchio a ultrasuoni, provvedendo anche all’estrazione di eventuali denti ormai irrecuperabili. In genere il cane affetto da piorrea non manifesta dolore né problemi masticatori finché la situazione in bocca non diventa davvero disastrosa: quello che avvertono i proprietari è proprio l’accentuata alitosi, un odore insopportabile dell’alito del cane.
Prevenirla
Solo dopo l’intervento del veterinario, possono trovare vantaggioso impiego i preparati antiplacca in pasta per uso veterinario, da somministrare regolarmente almeno una volta alla settimana, per ridurre notevolmente la velocità con cui si riformano le incrostazioni di tartaro e prevenire l’alitosi.