Strategie per favorire la conservazione dei Lepidotteri

I Lepidotteri sono secondi solo agli imenotteri (le api domestiche e selvatiche), nel ruolo importantissimo di pronubi, cioè impollinatori, e sono quindi fondamentali in agricoltura; sono inoltre alla base dell’alimentazione di moltissimi altri animali vertebrati (soprattutto rettili, anfibi e uccelli) e invertebrati (ragni, coleotteri e imenotteri). Per favorire la vita di questi meravigliosi e indispensabili insetti e per conservarne la biodiversità per le generazioni future possono essere adottate strategie a livello nazionale e internazionale.

Molto efficace è anche il contributo ampiamente condiviso di tutti coloro i quali hanno un giardino o un balcone in città, così come un orto in campagna.

• Un bel balcone fiorito con i fiori che più ci piacciono è già un buon inizio; in particolar modo sono attrattivi per le farfalle come tutte le piante aromatiche di uso in cucina (origano, rosmarino, menta) od officinali (iperico, ruta, elicriso) e anche le comuni viole, primule e veronica.
• Seminare un prato polifita (esistono in commercio delle miscele di semi già pronte adatte a questo scopo) può essere molto più utile che accontentarsi dello sviluppo naturale che si può ottenere nei prati nei parchi cittadini.
• Impiantare degli arbusti floricoli (come il biancospino, la salvia, il timo o la lavanda), evitando cioè le specie tropicali o che non fanno parte della flora locale, è fondamentale per sostenere la vita sia degli adulti che delle larve di questi insetti.
• Uno spazio marginale dove permettere a piante comuni come le ortiche, la piantaggine, la valeriana di accogliere molti bruchi di specie di farfalle è utile anch’esso.