L’aspidistra vuole poche cure e si adatta bene anche con pochissima luce. L’esposizione diretta ai raggi solari, anche per breve tempo, provoca estese scottature alle foglie
L’aspidistra cresce bene con temperature comprese fra i 5 e i 20 °C; temperature maggiori determinano una crescita stentata. L’aspidistra è provvista di rizomi dai quali si sviluppano foglie lanceolate lunghe fino a 70 cm e larghe 10-20 cm, di colore verde scuro, lucide e coriacee, provviste di un lungo picciolo (20-30 cm).
Il terreno deve essere ben permeabile e ricco di sostanza organica. Se l’aspidistra è coltivata in vaso, usate un miscuglio costituito, in parti uguali, da terriccio universale, compost e sabbia grossolana di fiume, per favorire lo sgrondo dell’acqua d’irrigazione. In primavera-estate l’aspidistra va irrigata periodicamente lasciando asciugare la terra tra un’operazione e l’altra; in inverno le irrigazioni devono essere limitate a mantenere leggermente umido il terriccio per evitare la marcescenza dei rizomi.
Dalla primavera a settembre somministrate una volta al mese un concime per piante verdi ad alto tenore di azoto. Il rinvaso dell’aspidistra viene fatto in primavera e solo quando le radici hanno occupato tutto il volume del vecchio contenitore.