Per i pesci da allevare in un piccolo stagno escludiamo subito la trota: il suo allevamento non è possibile in acque ferme, salvo il caso di ampi bacini di acqua fredda, in quanto le trote necessitano di abbondanti quantità di ossigeno e di temperature che non eccedano per tutto l’anno i 18 °C. In uno stagno è invece possibile allevare pesci meno esigenti relativamente all’ossigeno e che sopportano bene anche temperature medio-alte (26-28 °C). Tra questi ricordiamo la carpa, la tinca, il triotto, l’alborella, l’anguilla, il pesce gatto e altri che sono più adatti ad ambienti con queste caratteristiche e che, se le condizioni generali lo permettono, si possono anche riprodurre spontaneamente (eccetto l’anguilla che si riproduce solo in mare). Il ricambio dell’acqua, soprattutto nei bacini di piccole dimensioni (meno di 2- 3.000 metri quadrati), può essere molto utile in quanto migliora la qualità generale dell’ambiente, smorzando gli eccessi di temperatura sia estivi che invernali. Le piante acquatiche contribuiscono sicuramente a migliorare le condizioni generali del bacino artificiale, ma non sempre sono sufficienti. In caso poi di bacini di bassa profondità (meno di 2 metri) e poco popolati da pesci, è possibile che si sviluppino alghe del tipo filamentoso che possono risultare dannose per l’equilibrio ecologico dello stagno.
Pesci da allevare in un piccolo stagno
Per i pesci da allevare in un piccolo stagno escludiamo subito la trota: il suo allevamento non è possibile in acque ferme, salvo il caso di ampi bacini di acqua fredda, in quanto le trote necessitano di abbondanti quantità di ossigeno e di temperature che non eccedano per tutto l’anno i 18 °C. In uno stagno è invece possibile allevare pesci meno esigenti relativamente all’ossigeno e che sopportano bene anche temperature medio-alte (26-28 °C). Tra questi ricordiamo la carpa, la tinca, il triotto, l’alborella, l’anguilla, il pesce gatto e altri che sono più adatti ad ambienti con queste caratteristiche e che, se le condizioni generali lo permettono, si possono anche riprodurre spontaneamente (eccetto l’anguilla che si riproduce solo in mare). Il ricambio dell’acqua, soprattutto nei bacini di piccole dimensioni (meno di 2- 3.000 metri quadrati), può essere molto utile in quanto migliora la qualità generale dell’ambiente, smorzando gli eccessi di temperatura sia estivi che invernali. Le piante acquatiche contribuiscono sicuramente a migliorare le condizioni generali del bacino artificiale, ma non sempre sono sufficienti. In caso poi di bacini di bassa profondità (meno di 2 metri) e poco popolati da pesci, è possibile che si sviluppino alghe del tipo filamentoso che possono risultare dannose per l’equilibrio ecologico dello stagno.
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