I serpenti hanno sempre generato paura nell’uomo, anche se non sempre costituiscono un pericolo, e alla domanda su come tenere lontani i serpenti bisogna considerare diversi fattori. Questi rettili si riconoscono per il loro corpo cilindrico allungato, ricoperto di squame embricate (cioè contigue e parzialmente sovrapposte). Occorre poi distinguere quelli velenosi da quelli non velenosi. Distinguiamo i serpenti in velenosi e non velenosi in base alla loro capacità di iniettare veleno, per mezzo di denti appositi, nel corpo della preda. I serpenti velenosi sono provvisti di denti percorsi da un canale in comunicazione con le ghiandole produttrici del veleno, invece i serpenti non velenosi sono provvisti di normali denti pieni. I serpenti più comuni in Italia – Colubridi (di solito non velenosi) e Viperidi (velenosi) – si possono distinguere in base a particolari caratteristiche: i Colubridi hanno la pupilla dell’occhio circolare, il dorso del capo con poche placche grandi e regolari, una coda lunga che si assottiglia gradatamente, a differenza dei Viperidi (le temutissime vipere) che hanno la pupilla dell’occhio a fessura verticale, il dorso del capo con molte e piccole placche, una coda corta che si assottiglia bruscamente. L’aumento del numero di serpenti presenti in un dato luogo può essere dovuto alla rarefazione dei loro nemici naturali, come uccelli rapaci, galliformi ed alcuni mammiferi (istrice, donnola, faina). Dalle aree verdi i serpenti si avvicinano alle abitazioni alla ricerca di un riparo e di cibo, costituito da topolini domestici e selvatici, piccoli ratti e uccelli. Per tenere lontani i serpenti, al lettore consigliamo una lotta «ecologica» mediante l’introduzione nello spazio circostante l’abitazione di tacchini, ottimi cacciatori di serpenti. Il tacchino comune, per esempio, è dotato di buone caratteristiche di pascolamento e resistenza alle condizioni ambientali avverse, pertanto può essere allevato con metodo biologico anche solo per tenere lontani i serpenti.
Come tenere lontani i serpenti dalla casa
I serpenti hanno sempre generato paura nell’uomo, anche se non sempre costituiscono un pericolo, e alla domanda su come tenere lontani i serpenti bisogna considerare diversi fattori. Questi rettili si riconoscono per il loro corpo cilindrico allungato, ricoperto di squame embricate (cioè contigue e parzialmente sovrapposte). Occorre poi distinguere quelli velenosi da quelli non velenosi. Distinguiamo i serpenti in velenosi e non velenosi in base alla loro capacità di iniettare veleno, per mezzo di denti appositi, nel corpo della preda. I serpenti velenosi sono provvisti di denti percorsi da un canale in comunicazione con le ghiandole produttrici del veleno, invece i serpenti non velenosi sono provvisti di normali denti pieni. I serpenti più comuni in Italia – Colubridi (di solito non velenosi) e Viperidi (velenosi) – si possono distinguere in base a particolari caratteristiche: i Colubridi hanno la pupilla dell’occhio circolare, il dorso del capo con poche placche grandi e regolari, una coda lunga che si assottiglia gradatamente, a differenza dei Viperidi (le temutissime vipere) che hanno la pupilla dell’occhio a fessura verticale, il dorso del capo con molte e piccole placche, una coda corta che si assottiglia bruscamente. L’aumento del numero di serpenti presenti in un dato luogo può essere dovuto alla rarefazione dei loro nemici naturali, come uccelli rapaci, galliformi ed alcuni mammiferi (istrice, donnola, faina). Dalle aree verdi i serpenti si avvicinano alle abitazioni alla ricerca di un riparo e di cibo, costituito da topolini domestici e selvatici, piccoli ratti e uccelli. Per tenere lontani i serpenti, al lettore consigliamo una lotta «ecologica» mediante l’introduzione nello spazio circostante l’abitazione di tacchini, ottimi cacciatori di serpenti. Il tacchino comune, per esempio, è dotato di buone caratteristiche di pascolamento e resistenza alle condizioni ambientali avverse, pertanto può essere allevato con metodo biologico anche solo per tenere lontani i serpenti.
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