L'autunno è un periodo cruciale per chi produce vino in casa. Dopo la vendemmia, la cantina richiede attenzioni specifiche per garantire la qualità del prodotto finale. Ecco i principali interventi da considerare in questa stagione
Controllo delle uve in appassimento
Per i vini passiti, è fondamentale monitorare settimanalmente la gradazione zuccherina e la sanità delle uve. La gradazione ideale varia in base al tipo di vino: inferiore a 24 °Babo per vini passiti secchi, tra 26 e 30 °Babo per vini dolci rifermentabili, e oltre 30 °Babo per vini passiti tradizionali.
Gestione della temperatura
Mantenere una temperatura costante in cantina è essenziale. Tenete chiusi i locali per favorire la fermentazione alcolica e malolattica. La temperatura del vino dovrebbe essere superiore ai 12 °C; se necessario, utilizzate una stufetta elettrica. Se la fermentazione si arresta per il freddo, aggiungete 4 g/hl di potassio metabisolfito e attendete la primavera.
Travasi
Il primo travaso è cruciale per eliminare i depositi di fermentazione. Per i vini bianchi, eseguitelo al termine della fermentazione alcolica; per i rossi, entro 48 ore dalla svinatura. Aggiungete 6-8 g/hl di potassio metabisolfito ai vini bianchi durante il travaso. Eseguite sempre una “prova all’aria” prima del travaso per verificare la stabilità del vino.
Colmature
Controllate regolarmente il livello del vino nei recipienti per evitare la formazione di “fioretta”. Utilizzate pastiglie antifioretta o, per il vino destinato all’autoconsumo, olio di vaselina. Per i recipienti semprepieni, verificate settimanalmente la camera d’aria.
Gestione delle anomalie
- Vini con scarsa acidità: Se l’acidità totale è inferiore a 4 g/l, aggiungete acido tartarico (150-200 g/hl). Per i vini bianchi, considerate l’uso di acido malico (50-100 g/hl) per conferire maggiore freschezza.
- Vini con problemi di acescenza: Aggiungete 10-15 g/hl di potassio metabisolfito e consultate un enologo. Evitate di mescolare vino inacidito con vino sano.
- Vini con odori di ridotto: In caso di odori sgradevoli (uova marce, zolfo), eseguite un energico travaso “all’aria”. Se il problema persiste, considerate l’uso di prodotti a base di rame, rispettando i limiti legali (massimo 1 mg/l di rame).
Ricordate che la cura e l’attenzione in questa fase sono fondamentali per ottenere un vino di qualità. Non esitate a consultare esperti in caso di dubbi o problemi persistenti. Con le giuste pratiche, potrete godere dei frutti del vostro lavoro nella prossima stagione. Maggiori dettagli li potete trovare sul supplemento dei Lavori d’autunno, allegato al numero 10/2024 di Vita in Campagna.