Il cincillà è uno dei più graziosi roditori che, sia per il carattere socievole che il buffo aspetto, è adatto a vivere in casa ma anche al contatto con le persone. Ecco cosa mangia
Come nutrire il cincillà?
La dieta del cincillà deve basarsi su fieno e foraggi disidratati, che si trovano confezionati in pellet, fioccati o estrusi nei mangimi commerciali formulati per questa specie. Gradite e indicate per il cincillà sono pure l’erba e la verdura fresca, da introdurre gradatamente nella razione quotidiana, ma pur sempre in quantità limitata rispetto al fieno. La frutta si può somministrare 2-3 volte alla settimana in piccole quantità. Infine, non deve mai mancare l’acqua per l’abbeverata da somministrare fresca e pulita quotidianamente.
Attenzione: il cincillà è facile da allevare ma molto sensibile ai bruschi cambiamenti alimentari e qualunque variazione nella sua dieta va effettuata gradatamente, introducendo il nuovo alimento nel giro di 10-15 giorni. In caso fosse difficile reperire l’apposito mangime, si può somministrare anche un mangime pellettato per conigli adulti, escludendo il ricorso a miscele ricche di semi (come quelle per criceti e topolini o altri animali domestici granivori). I semi vanno infatti somministrati al cincillà con parsimonia, per non squilibrare la dieta e provocare problemi di salute.