L'elemento nutritivo più importante per il prato è l'azoto, utilizzato in grande quantità dalle essenze Graminacee. È indispensabile che vi sia la disponibilità anche di fosforo e potassio
La disponibilità di azoto nel terreno è indispensabile per mantenere il prato sano, bello e vigoroso. I sintomi di una insufficiente presenza di azoto sono rappresentati da:
- un progressivo ingiallimento delle foglie
- una diminuzione della crescita dell’erba
- una maggiore suscettibilità alle malattie
Non bisogna però eccedere nella sua distribuzione. La somministrazione di una quantità troppo elevata di questo elemento, infatti, al pari della sua mancanza, indebolisce la vegetazione.
Gli effetti più evidenti sono:
- la diminuzione della crescita delle radici
- la riduzione della formazione dei nuovi fusti
- una maggiore suscettibilità ad alcune malattie
Il fosforo favorisce la crescita delle radici ed è fondamentale durante la fase di insediamento del tappeto erboso. Il potassio permette alle piante di superare le condizioni termiche avverse (troppo caldo o troppo freddo) ed inoltre aumenta la resistenza alle malattie. Per la concimazione del prato si ricorre, generalmente, a concimi composti a lenta cessione contenenti azoto, fosforo, potassio e altri microelementi (per esempio 20-5-8 oppure 15-9-15+microelementi, ecc.). Rispetto ai concimi tradizionali con azoto a pronto effetto hanno costi maggiori, che però vengono ammortizzati nel tempo perché richiedono un numero minore di distribuzioni.
Dopo la prima concimazione fatta alla ripresa vegetativa, a marzo distribuendo 20-25 g/mq, a maggio si effettua una seconda distribuzione riducendo la dose a 10 g/mq. Un’eccessiva disponibilità di azoto, infatti, stimolerebbe soprattutto la crescita dell’erba con conseguente aumento del numero di tagli. Verso la metà di giugno distribuire azoto e potassio, utilizzando un concime con azoto a pronto effetto come il nitrato potassico 13-45 alla dose di 10 g/mq. Da evitare la somministrazione di concimi composti contenenti fosforo.