La risposta della redazione.
Mangiare insalata o un piatto di verdure crude prima dei pasti presenta diversi vantaggi:
- la digestione, non solo degli ortaggi, è più semplice e veloce;
- si riduce la necessità di bere troppi liquidi durante il pasto, favorendo una maggiore efficacia dei succhi digestivi;
- è maggiore la quantità che si riesce a consumare di questi preziosi alimenti contenenti acqua, vitamine, sali minerali, enzimi, fibre e sostanze protettive dell’organismo.
Dal punto di vista storico-culturale, inoltre, questa pratica non è per niente il frutto dei pensieri di qualche moderno igienista eccentrico; oppure, come dicono altri, semplicemente copiata dai menu francesi (che servono le crudité all’inizio del pasto). L’antipasto di verdure crude ha in realtà solide radici nelle consuetudini alimentari italiane. Nel Medioevo, ci informa Giovanni Rebora (già docente di storia economica dell’Università di Genova, grande ricercatore di storia dell’alimentazione, mancato nel 2007), in Toscana il piatto di ortaggi crudi a inizio pasto si chiamava «camangiare», cioè messo a capo (all’inizio) del mangiare, mentre in Liguria era detto «incisame» che significava semplicemente incominciamo; l’insalata era cioè vista come piatto che introduce (che conduce dentro) il pasto.